Torna Tarantino: Uma e il suo samurai
Una sposa incinta e un matrimonio finito in un bagno di sangue. Tre donne
killer al servizio di uno spietato assassino. E un'insaziabile sete di
vendetta, da placare a colpi di katana. Sono questi gli ingredienti dell'iperviolento
"Kill Bill", "quarto film e un quarto" di Quentin Tarantino,
come lo stesso autore ama definire l'opera con cui torna alla ribalta sei
anni dopo "Jackie Brown", visto che nella sua filmografia bisogna
calcolare anche uno dei quattro episodi di "Four Rooms". La nuova
pellicola arriva nei cinema divisa in due, secondo logiche di serializzazione
sempre piu in voga a Hollywood, vedi "Star Wars", "Matrix"
e "Il Signore degli Anelli": il Volume 1 esce il 24 ottobre nei
nostri cinema, dopo l'ottimo esordio nelle sale americane (22 milioni di
dollari incassati nel primo week-end); il Volume 2 arrivera sugli schermi
nel febbraio 2004. VIOLENZA SOPRA LE RIGHE - E proprio il sangue e la violenza
parossistica che attraversa tutto il film 、il leit motiv di Kill Bill,
che negli Usa e` stato vietato ai minori. "Anche se molto violento
- si difende Tarantino - il film e` molto divertente. Perche` non si tratta
di una rappresentazione della realta`, non e` violenza vera, ma sopra le
righe, che puo` esistere solo in un mondo rappresentato sul grande schermo".
Conferma Uma Thurman: "E` il mondo di Quentin, tutti i suoi film sono
molto violenti. Ma e` chiaro che si tratta solo di un gioco".
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